Da signori del Regno a Grandi di Spagna
€25.00
Sodano Giulio
Descrizione
Cultura, fede religiosa, violenza delle armi, mecenatismo, arroganza
e paternalismo, ribellismo e cortigianeria. Questo sono gli Acquaviva duchi
di Atri, una delle famiglie baronali più potenti del Regno di Napoli nei secoli
dell’età moderna. Benché radicati nei propri possedimenti feudali abruzzesi,
la loro dimensione è tutt’altro che provinciale. Si distinguono nel dar vita
ad una splendente corte aristocratica e nel perseguire un’attenta politica volta
a conseguire, soprattutto attraverso le carriere ecclesiastiche dei cadetti
e gli altisonanti titoli d’onore, una collocazione internazionale di primo piano.
Sorprendenti e complesse personalità si susseguono nel corso
delle generazioni. Andrea Matteo, allievo del Pontano e autore di trattati
umanistici, tradisce costantemente i suoi sovrani. Alberto, cadetto
della famiglia, nella sua camera da letto custodisce dipinti di Tiziano,
Parmigianino, Carracci e Reni. Isabella Maria Conclubet, moglie di Francesco,
salva il patrimonio del Casato acquistando feudi con piglio dirigenziale.
Giovanni Girolamo, brillante frequentatore di salotti, non esita a lanciarsi
in risse e duelli. Il cardinal Troiano finanzia la Nuova Scienza di Vico, ospita
Casanova, intrattiene rapporti con le corti europee e trama contro potenti
ministri. Attraverso la storia di una grande famiglia feudale, l’analisi
del suo profilo socioeconomico, della sua politica e della sua dimensione
culturale, questo volume contribuisce alla più complessa conoscenza
di un ceto che ha avuto un rilevante ruolo nel Mezzogiorno d’Italia.
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