Tragedia
€9.00
Verdino Stefano
Descrizione
La tragedia è uno dei più affascinanti e misteriosi generi
della letteratura. Si è tanto discusso delle sue origini,
ma è anche misteriosa la sua intermittenza nella storia.
Solo due i grandi momenti della sua vicenda, la Grecia
del V secolo a.C. e l’Europa del Cinque-Seicento.
Perché? Non è facile rispondere, ma la fortuna della tragedia
va connessa ad un suo rilievo ‘politico’ in società nuove,
che avevano bisogno di coagulare attorno a sé un forte principio
identitario; quando è mancato questo nesso
la tragedia ha avuto meno vitalità e si è realizzata
per lo più come esercitazione retorica e accademica.
Il libro ricostruisce in sintesi la parabola della ‘tragedia’
come genere letterario, a partire dalla tragedia greca,
che ne configura il prototipo e modello imprescindibile; segue
l’analisi del teatro europeo dell’età moderna, con i suoi autori
(Tasso, Shakespeare e gli elisabettiani, Lope de Vega, Calderon,
Corneille, Racine). Infine la stagione romantica (Goethe, Puskin,
e altri) fino ai più recenti tentativi di recupero della tragedia,
nei nostri giorni (Eliot, Luzi e Pasolini).
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