Federico e Francesco conversano su Antropocene

14.00

Contaldo Franco

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Descrizione

Questo manoscritto coincide con le celebrazioni per gli ottocento anni dalla fondazione, ad opera di Federico II, della Università di Napoli, prima Università laica del mondo, e dalla composizione del Cantico delle Creature di Francesco d’Assisi, nel quale per la prima volta altri Esseri di Natura, oltre gli Umani, sono riconosciuti Creature del Signore, “frati e sore”. Federico e Francesco sono visionari, uno celebrato “stupor mundi”, l’altro “matto di Dio”, laici, aperti al dialogo con l’Altro, Natura compresa. Pur contemporanei non si sono mai incontrati. Sogno, l’Energia Primigenia secondo le remote Cosmogonie aborigene, consente questo incontro. I due discuteranno di possibili scelte e comportamenti per affrontare la Transizione dal Neolitico (tempo della Storia) ad Antropocene (Antropizzazione irreversibile del Pianeta). Non propongono LA soluzione da Super-Io, tra l’altro lontana dagli interessi di Sogno. Si concentrano prevalentemente sul metodo, laico, di confronto tra gli Umani e di questi con Natura, in quanto tutti parte di una unica Comunità. Evocano, anche con il consenso scientifico, il ricorso a funzioni superiori della Mente/Psiche, transpersonali capaci di mitigare individualismo in individualità, dualismo in dualità, trasformare il suprematismo per egocentrismo in interconnessione tra uguali, perché tutti diversi, non cloni. È un percorso non nuovo, difficile, da adattare a questi tempi di cambiamenti troppo rapidi. Richiede “un supplemento di anima”, essere o provare ad essere visionari, come Federico e Francesco.

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