Le parole proibite. Senso del sacro e divieti postmoderni
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Ventrone Giuseppe
Descrizione
Il proibito è mutato di segno nella mentalità del pensiero debole postmoderno. Non è più la trasgressione in ogni sua forma, non è più il piacere. Ciò che adesso è proibito – perlomeno nel senso di sconveniente, anacronistico, persino ridicolo – è parlare del bene.
È al limite di questo precipizio che l’etica, la materia più intrinsecamente umana eppure più ampiamente, storicamente inapplicata, cessa di essere sovrastruttura e si fa a sua volta struttura. Diventa cioè questione di vita o di morte per la sopravvivenza di una società.
Riprendere parole come Verità, Bene, Dio non significa imporle o possederle, ma avvicinarle con pudore, accoglierne l’intima luce per rischiarare i sentieri che conducono oltre il nichilismo.
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