
L’equilibrio liberale
€24.00
Della Casa Alessandro
Descrizione
Gli eventi del XXI secolo, dall’11 settembre 2001 alla crisi economico-finanziaria,
hanno sancito il ritorno della storia, smentendo l’ottimismo teleologico
che molti avevano coltivato dopo il 1989 e il crollo dei regimi ispirati
all’ideologia marxista. I progetti universalistici e palingenetici
– anche nel campo liberale – si mostrano nuovamente fallimentari,
essendo minati dall’incapacità di prendere sul serio l’irriducibile pluralità
dei valori, delle culture e delle appartenenze, e, quindi, dalla svalutazione
di caratteristiche e necessità ineliminabili della vita umana.
Sembra allora necessario prestare attenzione al pensiero di uno dei maggiori
storici delle idee e filosofi liberali del secondo Novecento, Isaiah Berlin
(1909-1997), di cui il libro offre un’accurata analisi filologica e concettuale.
Il liberalismo berliniano, infatti, per l’approccio realista e per l’attenzione rivolta
all’individuo empirico, situato all’interno della storia e della propria cultura,
è messo al riparo dalle fughe utopistiche e riesce a comprendere e a difendere
la libertà e il pluralismo tra i valori, invitando a soluzioni politiche
che tengano conto delle situazioni concrete.
Per Berlin si potranno evitare gli attriti eccessivi, ma mai eliminare del tutto
i conflitti: resterà costantemente la «necessità di conciliare, adattare, bilanciare,
un ordine che è sempre in una condizione di equilibrio imperfetto,
per mantenere il quale occorre uno sforzo consapevole».
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