Peccati di vecchiaia. Pagine sparse in tempo di pandemia

18.00

Canessa Francesco

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Descrizione

L’illustre format letterario delle “pagine sparse”, da Edmondo de Amicis a Benedetto Croce, da Italo Svevo a Primo Levi, è di nuovo germogliato in tempo di pandemia tra scrittori d’ogni categoria e qualità, al soggiorno obbligato dietro la tastiera del computer. Longevo uomo di penna, tra giornalismo professionale e libri, ma anche attivo organizzatore musicale – ha retto da sovrintendente
per vent’anni e sino alla soglia di questo secolo il Teatro San Carlo di Napoli – Francesco Canessa racconta in questa singolare antologia – una pagina tira l’altra – fatti e personaggi differenti incontrati, da Ingrid Bergman a Nicolò Carosio, dal medico napoletano nella jungla thailandese a Vittorio Viviani, dal portiere di Palazzo Scarpetta don Peppino, che Eduardo riprodusse tale e
quale in don Raffaele, “anima nera” di Questi Fantasmi, all’anonimo (ma non troppo!) conduttore televisivo old stile che ha presentato come napoletano un puro toscanaccio di nascita dantesca. Oppure evocati o sognati, da Gioachino Rossini a Ferdinando I di Borbone, a Wagner che gira in tramvai nella Napoli di fine Ottocento. A parte la dimestichezza col mondo della Musica e del Teatro e la cultura coltivata in particolare nel lungo esercizio della critica musicale, c’è un filo in più che lega i fogli sparsi, il linguaggio ironico e lo spirito polemico, pur nella saggezza e nel distacco di chi ha colto e messo a frutto l’evoluzione del mondo dell’Arte e della vita nello spazio epocale disegnato dal nostro tempo.

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