Villa La Riccia a Capodimonte. Da casino rurale a residenza degli Astronomi della Reale Specola Borbonica
€18.00
De Filippis Liana
Descrizione
Percorrendo i gradini di Salita Miradois a Napoli, antico alveo torrentizio attraverso cui defluivano a valle i corsi d’acqua dalla collina di Capodimonte, si sentono i rumori dei propri passi lenti che rimbalzano sulle pareti di tufo incastonate da ciuffi di vegetazione. Un muro che, inaspettatamente, diventa parapetto per offrire una veduta intima sui tetti di Napoli, case su case, cupole su cupole. E a fare da quinta, il Vesuvio.
Se si alza lo sguardo si scorge Villa La Riccia, adagiata su un banco di tufo, solitaria e fiera, come una vecchia signora affacciata al proprio balcone, dal fascino nostalgico ed elegante di una nobiltà ormai decaduta che porta con fierezza i suoi anni. Sono oltre 5 secoli che la villa è lì, come una sentinella. Cinquecento anni di vicende umane dei personaggi che la hanno abitata che si intrecciano con la storia di Napoli. Una Napoli lazzara e raffinata, sacra e profana, virtuosa e immorale, intellettuale e prevaricatrice. Proprio come i personaggi della Villa. Nata al principio del ’500 come masseria fortificata, diviene residenza dei personaggi più noti e più discussi della vita politica e aristocratica della città, fino ad essere scelta dai francesi prima e dai Borbone poi come abitazione degli astronomi per la nuova Specola.
Il testo, frutto di appassionate ricerche svolte durante la redazione del progetto di riqualificazione, intende restituire luce ad un così prezioso scrigno, sconosciuto ai più, di testimonianze storiche, architettoniche e umane, sottraendolo dal cono d’ombra proiettato dal più famoso edificio neoclassico del Real Osservatorio Astronomico di Napoli.
Devi effettuare l’accesso per pubblicare una recensione.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.